Come si fa una Tesi di Laurea
Umberto Eco, Come si fa una Tesi di Laurea, Bompiani, 1977 (La Nave di Teseo 5a ed., 2020) pp.302
Tempo per la tesi
... non più di tre anni e non meno di sei mesi.
(p.43)
- tempo per
- studiare l’impianto di lavoro
- cercare la bibliografia
- schedare i documenti
- stendere il testo
Sulla scientificità
La ricerca verte su di un oggetto riconoscibile e definito in modo tale che sia riconoscibile anche agli altri … deve dire su questo oggetto cose che non sono già state dette oppure rivedere con un’ottica diversa le cose che sono già state dette … deve essere utile agli altri … deve fornire gli strumenti per la verifica e per la falsifica delle ipotesi che presenta [ in sostanza se dobbiamo condensare il pensiero di E sull’argomento: ] Il bello di un procedimento scientifico è che non fa mai perdere tempo agli altri (p.55-62)
Indice, ipotesi di lavoro
Proponetevi un piano di lavoro … forma di un indice provvisorio … procedere correlando sempre ai vari punti dell’indice le schede e gli altri tipi di documentazione [questo facilita anche i riferimenti interni al testo finale, indicando nelle “schede” stesse dove si inseriscono, l’indice provvisorio fa da griglia orientativa] … indice come ipotesi di lavoro [dà direzione alla ricerca](IV.1 p.155-166)
Schedario
[schede, approccio digitabizzabile in emacs+roam con un entrata tag e “schede” interne per ogni fonte; per le cit. compilare i riferimenti specifici nella scheda dell’autore? Note Taking] schedario di lettura … dati bibliografici … riassunto … valutazioni … citazioni testuali che vi sono parse particolarmente significative [per non perdere l’esperienza delle letture passate, anche in caso non avessimo più il libro di ] schedario tematico … per autori … delle citazioni … di lavoro (IV.2) … le schede di lettura servono per la letteratura critica. Non … per le fonti primarie … l’ideale, per le fonti primarie, è averle sottomano. [interessante passaggio sulle fotocopie come alibi: forte analogia tra fotocopie e il digitale, gli eBooks e la sindrome dell’accumulo/hoarding] ATTENTI ALL’ALIBI DELLE FOTOCOPIE! Le fotocopie sono uno strumento indispensabile, sia per trattenere presso di sè un testo già letto in biblioteca sia per portarsi a casa un testo non ancora letto. Ma sovente le fotocopie agiscono da alibi. Uno si porta a casa centinaia di pagine di fotocopie e l’azione manuale che ha esercitato sul libro fotocopiato gli dà l’impressione di possederlo. Il possesso della fotocopia esime dalla lettura. Succede a molti. Una sorte di vertigine dell’accumulo, un neocapitalismo dell’informazione. Difendetevi dalla fotocopia: appena avuta, leggetela e annotatela subito … Ci sono molte cose che in non so perché ho potuto fotocopiare un certo testo: così mi sono calmato come se lo avessi letto. (IV.2.2)